Richard Whateley West era innamorato della luce limpida del Mediterraneo, che cercava di catturare nei suoi dipinti. A differenza dei suoi connazionali britannici, che preferivano soggiornare in collina, scelse una casa-atelier vicino alla spiaggia, luogo ideale per cogliere le sfumature del cielo e del mare. Amava anche nuotare. Pare non rinunciasse a un tuffo neppure in inverno e che utilizzasse un ombrello aperto per farsi trasportare dalle onde. La Richard West Memorial Gallery custodisce 76 opere, straordinaria testimonianza del paesaggio rivierasco di fine ‘800, oltre che della presenza degli inglesi. È, inoltre, sede della Biblioteca Inglese per il Fondo Librario Anglosassone, con un patrimonio di circa 15.000 volumi. Merita una visita!
Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 le suggestioni regalate dal paesaggio e il clima mite hanno fatto di Alassio una meta turistica ideale per gli inglesi. Fu la presenza di famiglie quali i Gibb, i Mac Murdo e gli Hanbury a portare significativi cambiamenti nella città: sulle colline e in centro vennero costruite ville da sogno, mentre nella zona adiacente la stazione ferroviaria furono edificati l’edificio della biblioteca, la chiesa anglicana e l’Hanbury Tennis Club. Sempre agli inglesi dobbiamo il grande patrimonio architettonico e artistico di cui la pinacoteca Richard West fa parte.
Nel 1905 il pittore irlandese Richard West, che viveva ad Alassio da vent’anni, morì. Gli amici e i numerosi estimatori della sua produzione artistica decisero di costruire un edificio che potesse ospitare le sue 180 opere, un prezioso lascito che ha permesso ad Alassio non solo di ricordare l’artista, ma anche di testimoniare la natura e la vita di Alassio alla fine del 1800.
La Richard West Memorial Gallery, disegnata dall’architetto londinese W.D. Caroe, fu inaugurata nel 1907. Si compone di un vano diviso verso il fondo da una paratia con un portale che riprende quello dell’entrata. Il tetto, una grande vetrata a mezza luna, consente il passaggio della luce. Fino al 1935 rimase aperta al pubblico secondo un apposito regolamento stilato in lingua inglese. Con la guerra la galleria venne chiusa e i quadri trasferiti nella villa della figlia dell’artista, Kathleen. Col passare del tempo molti dipinti andarono persi, ma all’inizio degli anni ’60 con un lascito ad Alassio, città che il padre amò profondamente, Kathleen donò le 76 opere pittoriche ora esposte.
La Richard West Memorial Gallery ospita anche la English Library, la Biblioteca Inglese per il Fondo Librario Anglosassone, che conserva circa 15 mila libri stampati tra il 1870 e il 1936 ed è tra le più importanti biblioteche in lingua inglese d’Italia.
Richard Wately West nasce a Dublino, figlio del Reverendo John West.
Si laurea al Trinity College.
La Royal Academy espone la sua prima opera A Coal Wharf at Rotherhithe.
Va all’estero, in Riviera, su commissione dell’Art Journal per realizzare disegni.
Trascorre due mesi ad Alassio, che lasceranno un segno su di lui.
Prende residenza fissa ad Alassio, dove passa il resto della sua vita dipingendo e vivendo in una casa-atelier sul lungomare.
Conosce e sposa Gertrude Ellen Ragg, la figlia del Vicario della Chiesa Anglicana di Bordighera e nel 1895 nasce la loro figlia Katherine (Kay).
A febbraio durante una visita a Firenze, si ammala di polmonite e muore.
Su progetto di W. D. Caroe apre al pubblico, per esporre la sua intera produzione la pinacoteca, allestita nella Memorial Gallery.
La figlia Kay dona i dipinti del padre alla città di Alassio che tanto amò.
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